Il corsus honorum di Gaio Mario - VERSIONE latino e traduzione
Il corsus honorum di Gaio Mario
versione di latino e traduzione
C. Marius homo novus fuit: nobilis enim non erat, tamen propter virtutem in bello atque plebis favorem celerem cursus honorum transcurrit;...
G. Mario fu l'uomo nuovo, infatti non era nobile ma tuttavia a causa del coraggio in guerra e della stima del popolo fece una rapida carriera politica, infatti fu augure, questore, tribuno della plebe, pretore, censore e sette volte console.
Durante il secondo consolato combattè una violenta guerra contro Giucurta, re dei Numidi, e dopo la vittoria celebrò il trionfo. Dopo che i Cimbri e i Teutoni, popoli malvagi e bellicosi, erano entati nei territoridei romani e avevano sbaragliato l'esercito consulare, Mario fu la salvezza del Stato (Mario fu utile allo stato).
Infatti in primo luogo mise in fuga e annientò ingenti truppe dei Teutoni in Gallia poi in Italia vinse i Cimbri in una veemente battaglia. Console per la sesta volta, poiché aveva represso il tumulto del popolo, venne in odio al popolo e fu cacciato dalla città. In seguito è richiamato in patria e combatte felicemente contro gli Italici, i quali avevano mosso una spedizione contro i Romani.
Per molti anni del principato lottò aspramente con Silla, vinto si rifugiò in Africa. Infine dopo la ritirata di Silla in Asia tornò a Roma e per la settima volta fu eletto console, ma non esercitò la carica poiché morì di malattia.
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