Il destino è immutabile
Homini seni unus filius erat, alacri ingenio praeditus, tristi autem fato destinatus: olim enim per somnum .... Ita callidum consilium senis vanum fuit et leo, etsi pictus, fati voluntatem perfecit.
Un vecchio aveva un unico figlio, dotato di vivace ingegno, ma destinato ad un triste destino: un giorno infatti egli aveva visto in sogno il giovane ucciso da un leone.
Dunque il vecchio, fortemente turbato da sogno, costruì una casa magnifica dove rinchiuse il figlio e lo obbligò a condurre una vita inoperosa, lontano dai pericoli delle fiere. Sulle pareti della casa, per diletto, egli riprodusse molti animali: così il giovane era afflitto meno dal desiderio della caccia.
C'era tra le figure degli animali anche l'immagine di un enorme leone. Un giorno il fanciullo, spinto dall'indignazione, così insultò il leone dipinto sulla parete: "O animale ingiusto, per la stolta crudeltà di (mio) padre e per la tua ferocia devo condurre una vita lontano dai boschi e dalla caccia: ebbene pagherai subito delle punizioni [lett. tu darai subito punizioni]." Allora incendiato dall'ira diede un pugno sulla parete, dove era stato dipinto il leone; ma una scheggia di legno si conficcò nel dito e produsse un gonfiore subito sopraggiunse una piaga con pus e febbre e in breve tempo condusse il giovane alla morte.
Così l'accorta decisione del vecchio fu vana e il leone, anche se dipinto, attuò la decisione del destino.
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