Il Dio Nettuno - VERSIONE latino e traduzione NOVE

Il Dio Nettuno versione latino e tradzuione
libro Nove pagina 57, II unita

Neptunus Saturni et Rheae filius erat. Cum fratre Iove (= con il fratello Giove) Titanos vicit (= vinse)

et in mundi dominio pelagi, fluviorum et stagnorum imperium habebat, sed cum Glauco, Aeolo, et multis nymphis amplum regnum dividebat. Neptuni domicilium in caeruleo palatio erat, ubi cum Nerei filia vivebat.

Inde deus immensa pelagi spatia magna conca peragrabat et equi marini divinum vehiculum trahebant. Neptuni animus saepe varius erat, interdum laetus et benevolus, alias (avv. ) iratus et violentus; tum pelagus horrescebat et magno cum sono undae tumescebant et in (= contro + acc. ) scopulos navigiorumque carinas incurrebant.

Graecia tota et praesertim orarum incolae Neptunum colebant et in Peloponneso magna templa ei (= a lui, gli) dedicabant. Delphinus et pinus ei sacri erant

Nettuno era figlio di Rea e Saturno. Con il fratello Giove vinse i Titani e nel ominio del mondo aveva il controllo del mare, dei fiumi e degli stagni, ma ivideva l'ampio regno con Glauco, Eolo e molte ninfe.

uindi il dio percorreva gli immensi spazi del mare di grande capacità e dei cavalli trainavano il veicolo divino.

L'animo di Nettuno era spesso vario, qualche volta felice e benevolo, altre olte adirato e violento; allora il mare tremava e le onde si gonfiavano con ran rumore e si scagliavano contro gli scogli e le carene delle navi.

Tutta la recia e soprattutto gli abitanti delle coste onoravano Nettuno e nel eloponneso gli dedicavano grandi templi. Il delfino e il pino gli erano sacri.

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