Il disprezzo della morte - VERSIONE latino e traduzione
ll disprezzo della morte versione latino e traduzione da vari libri di testo scolastico
Lacedamoenious quidam cuius ne nomen quidem proditum est mortem tantopere contepsit ...
Uno spartano del quale neppure il nome è conosciuto, disprezzando la morte in modo tanto grande, che quando, ad essa era condotto, condannato dagli efori e essendo di volto lieve, avendogli detto un amico: "disprezzi forse le leggi di licurgo?abbia risposto: in verità io ringrazio moltissimo quegli che mi ha multato con quella pena che senza mutuo e prestito posso pagare.
O uomo degno di Sparta!Cosìche mi sembra che quello che è stato di animo tanto grande sia stato condannato La nostra città generò un numero incalcolabile di uomini perché nominare comandanti e principi, scrivendo Catone che veloci legioni erano giunte a quel luogo da dove non si riteneba che fossero tornate?
Traduzione dal libro gradus facere 2 numero 3 pagina 303
Uno Spartano, di cui non è stato tramandato neppure il nome, disprezzò a tal punto la morte che mentre vi veniva condotto, condannato dagli efori, e avendo un volto ilare e lieto, avendogli detto un nemico: "Disprezzi le leggi di Licurgo?", rispose: "Io in realtà gli sono molto grato, (egli)
che mi ha punito con tale pena che posso pagare senza far debiti e senza prestito". Con lo stesso animo gli Spartani morirono alle Termopili, riguardo ai quali Simonide: "Racconta, forestiero, di aver visto noi di Sparta giacenti qui, mentre obbediamo alle sacre leggi della patria.
Cosa dice quel celebre comandante Leonida? "Procedete con animo forte, Spartani; oggi forse ceneremo presso gli Inferi". Questo popolo fu forte, mentre vigevano le leggi di Licurgo
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