Il fattore Romano
Vilicus a villa nomen habebat. Non solum agros colebat, sed etiam villam ipse cum liberis habitabat....
Il nome fattore derivava dalla villa. Non soltanto coltivava i campi, ma egli stesso abitava anche la villa con i figli.
Perciò colui che il padrone aveva designato per tale incarico, era esperto di materia di campagna ed incitava i giovani alla coltivazione. Robusto e forte, giovanissimo arava ed irrigava i prati, tagliava gli alberi, spargeva la semente, trebbiava il frumento e a tutti si mostrava come esempio di operosità, abilità e lavoro.
Era spesso illetterato, tuttavia sempre provvisto di una tenace memoria, organizzava abbastanza adeguatamente ogni cosa e rendeva ricchi i padroni. Benevolo verso tutti, si comportava come un buon padre non solo verso i figli ma anche verso la famiglia ed aveva gran cura di tutti i servizi.
Ma i padroni, immemori dei benefici, maltrattavano spesso il fattore, talvolta lo offendevano o lo conciavano male. Del resto lo stesso Marco Porcio Catone fu sospettoso verso il proprio fattore. (By Maria D.)
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