Il ritratto di Annibale - VERSIONE latino

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Nunquam ingenium idem ad res diversissimas, parendum atque imperandum habilius fuit.
Trad versione: Giammai una medesima natura fu più adatta acose diversissime fra loro, come l'obbedire e il comandare.

Perciò non avresti potuto facilmente distinguere se fosse più caro al comandante o all'esercito; né Asdrubale preferiva mettere a capo qualcun altro, quando vi fosse da compiere quanche impresa con forza e valore, né i soldati avevano più fiducia o osavano di più sotto un'altra guida. Aveva grandissima audacia nell'affrontare i pericoli, grandissima prudenza in mezzo ai pericoli stessi.

Da nessuna fatica il suo corpo poteva essere oppresso o il suo animo piegato. Tollerava parimenti il caldo e il freddo; la misura del mangiare e del bere veniva determinata dal bisogno naturale, non dall'incordigia; i tempi della veglia e del sonno non erano distinti né dal giorno né dalla notte: quello che gli avanzava dalle attività da sbrigare lo dedicava al riposo; e quel riposo non era cercato né grazie a un morbido letto né con il silenzio; molti spesso lo videro che giaceva a terra coperto dal mantello militare, tra le sentinelle e i corpi di guardia.

Era di gran lunga il primo, ugualmente fra i cavalieri come fra i fanti, per primo andava in battaglia, per ultimo si ritirava a battaglia finita.

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