Il sacrificio di Decio - VERSIONE latino e traduzione COTIDIE
Il sacrificio di Decio
Autore: sconosciuto
Cotitie legere n. 23 pag. 166
Anno duecentesimo nonogesimo altero a. Ch. n tantum periculum exstitit ut romani in magnum discrimen vitae venerint...
Nam Decius consul se devovit diis manibus et ore patrio sanguine suo pretium victoriae romanorum persolvit.
Nell'anno 292 ci fu tanto pericolo che i romani vennero (si trovarono) in grande pericolo di vita. Infatti 12 potentissime famiglie etrusche presero le loro armi ma la vertù romana fu pari al pericolo tra l'esercito dei romani e degli etruschi c'era il monte Cimino impenetrabile e pieno di boschi dei quali vi era un così grande terrore che il senatore esortò il console Decio affinché non si confrontasse in quelle selve.
Ma il console che indagò con tanta scrupolosità tutti gli itinerari non obbedì al senato per disperdere e mettere in fuga gli etruschi disorganizzati e presi alla sprovvista.
Ne tuttavia quella battaglia fu cruenta. Infatti il console decisio si sacrificò agli dei buoni e sull'esempio del padre pagò il prezzo della vittoria dei romani con il suo stesso sangue.
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