Il senato di Roma

Romulus, postquam urbem condidit, centum ex senioribus civibus legit, quos senatores appellavit propter senectutem....

Romolo, dopo che fondò la città, scelse cento fra i cittadini più anziani, che chiamò senatori per la vecchiaia.

Regnò con il loro consiglio e il loro aiuto e trattò tutti gli affari pubblici. Il numero dei senatori fu quasi identico sotto gli altri re ma, quando fu istituito lo stato, il numero dei senatori aumentò, perché gli uomini che avevano ricoperto le somme magistrature - cioè la questura, la carica di edile, il tribunato della plebe, la pretura, la censura e il consolato, venivano eletti per diritto senatori.

I senatori erano chiamati anche padri, perché erano reputati tutori e difensori dello stato sia nelle situazioni avverse che favorevoli.

Il senato deliberava in merito ai bilanci, alla guerra, alla pace, alle alleanze, discuteva in merito alle leggi, dava i consigli ai magistrati, eleggeva i prefetti delle province e nominava il dittatore nel momento critico dello stato. (Cenerentola70)

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