Il tempo libero - l'otium - VERSIONE latino LITTERA LITTERAE

Il tempo libero - l'otium Autore: sconosciuto Littera Litterae 1A pag. 91 n° 3

Otium nostrum iucundum est. Etsi nobis magnae divitiae non sunt et praedium nostrum exiguum est, tamen satis comode vivimus.

Nos enim magnificas villas et marmorea pavimenta contemnimus. Plerumque circa horam primam evigilamus, hortum nostrum pererramus, variae plantae a servis disponuntur. Ambulamus, vel per semitas incedimus. Interdum equitamus aut vehiculum conscendimus et campos peragramus.

Saepe in antrum opacum intramus et ibi legimus aut scrivimus. Balnei cito venit hora. Deinde accubamus et prandemus, dum ab ancillis mensa ministratur. Postea tabellas poscimus et scribimus. Si vicini adveniunt, in aperto sedemus et laeti sumus quia iucunda habemyus colloquia. Campos et ulla saxa circumspicimus, dum procul villarum tecta iam fumant.

Il nostro tempo libero è piacevole. Sebbene noi non abbiamo grandi ricchezze e il nostro podere è esiguo, tuttavia viviamo abbastanza comodamente. Noi infatti non teniamo in gran conto magnifiche ville e pavimenti marmorei.

Generalmente ci svegliamo verso la prima ora del giorno [per i Romani tra le sei e le sette], ci aggiriamo per il nostro orto, varie piante sono curate da serve.

Passeggiamo oppure camminiamo per i sentieri. Talvolta galoppiamo o montiamo su un carro e percorriamo le campagne.

Spesso penetriamo nelle frotte ombreggiate e là leggiamo oppure scriviamo. Presto viene l’ora de bagno. Poi stiamo a tavola e facciamo colazione mentre la tavola è servita dalla ancelle. In seguito chiediamo e scriviamo le tavolette.

Se giungono i vicini, sediamo all’aperto e siamo lieti poiché abbiamo un’allegra conversazione. Guardiamo le campagne e alcune rupi mentre da lontano i tetti delle ville già fumano.