Il topo di campagna e il topo di Città - Libro Cotidie discere versione latino

Il topo di Campagna e il topo di città versione latino traduzione libro Cotidie discere
Mus rusticus urbanum murem ad cenam invitatavit veterem amicum. In squalido cavo antiquae ...

Un topo campagnolo invitò a cena un topo cittadino, suo vecchio amico. In uno squallido buco di un antico granaio propose all'ospite frugali vivande:

croste di formaggio rosicchiate a metà, grani di ceci e grano, uva secca e ghiande dure, a stento il commensale riusciva a scalfire coi denti il cibo duro, finché disse: "Perchè, o amico, sopporti una vita misera fra pioggia e freddo? Perchè non provi fastidio per cibi tanto vili? Trasferisciti in città : li vi è abbondanza di ogni sorta di delizie". Il consiglio piacque e camminando di notte emigrarono in una casa magnifica di città.

Mentre rosicchiano cibi squisiti, all'improvviso si aprono le porte, i tetti risuonano di clamori, entrano i servi con i cani, armati di fruste. Il topo cittadino fugge nei rifugi conosciuti, invece il compagno, non conoscendo il luogo, iniziò a correre lungo le pareti in preda al terrore.

Dopo che i servi e i cani se ne furono andati, il topo campagnolo disse I cittadino: "Stammi bene, o amico, e goditi tanta abbondanza, io al contrario preferisco una vita frugale ma priva di terrore. "

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