Il trionfo e l'ovazione
In urbe Roma triumphus maximum praemium duci victori erat. Patres conscripti sollemnem pompam ducebant....
Nella città di Roma il trionfo era il premio più importante per il condottiero vincitore. I senatori inscritti conducevano il corteo solenne.
Dinanzi al carro del condottiero procedevano in ordine tra i nemici i suonatori a fiato, i carri, pieni di spoglie, i sacerdoti e gli uomini più autorevoli. Alla fine procedeva il condottiero vincitore, che stando sul carro teneva nella mano destra un ramo d'alloro.
Il corteo dunque entrava nella città di Roma e giungeva al tempio di Giove Capitolino, in cui il sommo sacerdote immolava un toro. L'ovazione era invece un premio di meno valore, non tanto importante quanto il trionfo.
Infatti il rito era più modesto: il condottiero procedeva con i fanti, portando la corona mirtea sul capo. Quando giungeva al Campidoglio immolava una pecora bianca. (by Maria D.)
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