In theatro (capitolo XXXIII)

Aemilia, quae fabulis spectandis valde delectatur, viro suo suasit ut se et duo filios secum duceret a ludos scaenicos, qui in theatro Tusculano fiunt. ... In scaena ducem morientem videt — quem ipse in somnis sibi videbatur interficere!

TESTO LATINO COMPLETO

Emilia, che si diletta tanto a guardare le rappresentazioni sceniche, persuase suo marito a condurre lei stessa ed i suoi due figli con lui agli spettacoli teatrali, che vanno in scena nel teatro Tusculano.

È rappresentata infatti un meraviglioso spettacolo di un giovane fortissimo che vinse grazie a se stesso una grande quantità di nemici e fuggì. Emilia dice ai suoi figli "Vi divertirete a guardare questo intreccio, e la storia si snoda non solo per divertirvi, ma anche per esortarvi. " Dinanzi all'ingresso del teatro di Tusculo qualcuno grida: "affrettatevi, uomini e donne! Affrettatevi, fanciulli! Venite a vedere la drammatizzazione scenica!" Quinto esorta il fratello ed i genitori ad accorrere al teatro il più velocemente possibile, per non giungere in ritardo, ma contemporaneamente una grande folla di uomini vuole accedere attraverso l'ingresso del teatro. Finalmente tutti sono in teatro e cercano i posti per sedersi. Trovati i posti nei pressi della scena, Emilia e Giulio con i loro figli silenziosi e desiderosi di guardare l'inizio della drammatizzazione si affrettano. Improvvisamente un uomo avvolto da una veste adorna avanza nella scena e, fatto silenzio, grida a gran voce: "Vi auguro buona salute, spettatori!

Ora, con il favore delle divinità, incomincerà la nostra rappresentazione. Speriamo che con questo dramma vi divertirete!" Dopo tali parole subito la rappresentazione inizia a svolgersi: " procede nella scena un giovane soldato che durante la notte scura si muove qua e là intorno all'accampamento dei nemici, dato che ogni cosa all'esterno della trincea e nello stesso accampamento gli sembra tranquilla. Improvvisamente dalla destra appaiono i soldati, che aggrediscono il giovane con le spade; Dopo un breve scontro dopo averlo catturato lo sottraggono alla vista degli spettatori, in modo tale che tutti si domandino se sia vivo oppure sia stato ucciso dai nemici. Quinto, che ha osservato attento tutte queste scene, appunto chiude gli occhi, perché è molto stanco, dopo che ha giocato a lungo con gli altri fanciulli. Poi il fanciullo inizia a dormire e gli sembra che nei sogni ci sia lo stesso soldato che aveva visto poco prima nella scena: chiuso in carcere escogita un piano di fuga, per non essere ucciso dai nemici crudeli.

Rotta la finestra esce dal carcere e giunge in mezzo al campo dei nemici. Proprio lui, uccisi parecchi nemici, attacca lo stesso comandante. Si solleva dall'imboscata che lo aveva gettato a terra e si lancia contro il condottiero in modo tale che costui, implicato nell'imboscata, non possa difendersi. Allora lo attacca con la spada... A questo punto Quinto è svegliato dal sonno dagli spettatori che applaudono. Vede nella scena il condottiero morente ... che gli sembrava che proprio egli stesso aveva ucciso in sogno!
(By Maria D. )

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