Ineluttabilità del destino (Versione latino)

Croesus, Lydiae rex, responsum acceperat fore ut praestantior e filiis suis et imperii successioni destinatus ferro necaretur....

Creso, re della Lidia, aveva ricevuto un responso che il più coraggioso dei suoi figli e predestinato alla successione sarebbe stato ucciso con il ferro (un'arma). Dunque il padre, preso dalla paura, eliminò con grandissima accuratezza ogni cosa che aveva attinenza con la morte del figlio.

Infatti usava inviare il figlio in guerra: lo trattenne a casa. Aveva un armadio pieno di una grande quantità di ogni genere di armi: ordinò che anche quello venisse rimosso. Soldati armati di spada accompagnavano sempre il giovane: a questi fu vietato di avvicinarsi a lui. Tuttavia non poté sfuggire al destino.

Infatti, poiché un cinghiale di enorme grandezza devastava i campi di quelle zone, con un continuo eccidio di contadini, gli abitanti di quei luoghi chiesero aiuto al re. Allora il figlio di Creso supplicò il padre di inviarlo ad uccidere il cinghiale; estorse questa cosa dal padre, dal momento che l'oracolo aveva detto che il giovane sarebbe stato ucciso non dai denti di una belva, ma da un'arma. Ma, mentre tutti tentavano di colpire la bestia, una lancia, scagliata contro questa deviò contro il giovane;

e per di più il destino volle che ciò fosse fatto da colui al quale era stata affidata dal padre la salvaguardia del figlio.

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