Intraprendenza di Annibale

Hannibal populos totius Hispaniae subigit, Saguntum, foederatum oppidum, expugnat, innumeras copias compărat: alias in Africam mittit, alias in Hispania relinquit, alias secum in Italiam ducit.

Saltum Pyrenaeum transit et contra locorum incolas confligit. Deinde ad Alpes, quae Italiam a Gallia seiungunt, venit, Alpicos concidit, loca occupat, vias munit, in Italiam cum multis elephantis pervěnit.

Bellum committit apud Ticīnum fluvium cum Publio Cornelio Scipione et eum pellit, Clastidii apud Padum altero proelio cum eo decernit et inde adversarium saucium dimittit. Tum Scipiocum collega Tiberio Longo apud Trebiam Poenos petit: utrique autem a Punicis copiis profligantur. Inde Hannibal per Appenninum Etruriam petit, sed morbo oculorum afficitur et lectica vehitur; Romanum C. Flaminium tamen apud Trasimēnum insidiis circumdat ac necat.

Hinc Hannibal sine mora in Apuliam descendit: obviam magno viro C. Terentius ac L. Aemilius veniunt, sed Hannibal utriusque copias uno proelio fugat.

Annibale assoggetta i popoli di tutta la Spagna, espugna Sagunto, città federata, prepara innumerevoli truppe: ne invia alcune in Africa, ne lascia altre in Spagna, ne conduce altre con sé in Italia.

Attraversa il passo dei Pirenei e combatte contro gli abitanti dei luoghi. Poi giunge presso le Alpi, che separano l'Italia dalla Gallia, distrugge gli Apigiani, occupa i luoghi, munisce le vie, giunge in Italia con molti elefanti. Intraprende la guerra presso il Fiume Ticino con Publio Cornelio Scipione e lo respinge, si scontra in un'altra battaglia con lui a Casteggio presso il fiume Po e poi lascia l'avversario ferito.

Allora Scipione attacca i Cartaginesi presso la Trebbia con il collega Tiberio Longo: ma entrambi in verità sono sconfitti dalle truppe cartaginesi. Da lì Annibale si dirige per l'appennino verso l'Etruria, ma è colpito da una malattia degli occhi e viene trasportato su una lettiga; tuttavia circonda con un'insidia il romano C.Flaminio presso il Trasimeno e muore.

Da lì Annibale discende senza indugio in Puglia: C.Terenzio e L.Emilio giungono incontro al grande uomo, ma Annibale con una sola battaglia mette in fuga le truppe di entrambi.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cornelio Nepote

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