L'attivismo frenetico non è vera vita

Plerique cum imbecillitate corporis pugnant, senectutem ipsam nullo alio nomine gravem iudicant, quam quod illos seponit....

E molti lottano contro il deperimento del corpo, giudicano la stessa vecchiaia con nessun altro nome [se non] crudele, perché questa li esclude [da tutto].

La legge non permette che si arruoli chi supera i cinquant' anni, non elegge i senatori dal sessantesimo anno; gli uomini ottengono il riposo più difficilmente da se stessi che dalla legge.

Intanto mentre sono rapinati e rapinano, mentre uno interrompe la quiete dell'altro, mentre sono reciprocamente infelici la vita è senza profitto, senza piacere, senza nessun progresso dell'animo, nessuno ha la morte davanti agli occhi, nessuno proietta lontano le speranze; alcuni poi organizzano pure le cose che sono oltre la vita, grandi moli di sepolcri e dediche di opere pubbliche, giochi funebri ed esequie sfarzose.

Ma sicuramente le cerimonie funebri di costoro, come se avessero vissuto pochissimo, si devono fare alla luce di torce e di ceri.

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