L'imperatore Nerone (I)

Successit Claudio Nero, Caligulae avunculo suo simillimus, qui Romanum imperium deformavit et diminuit. Constat eum infinitam senatus partem interfecisse et bonis omnibus a tutti gli uomini onesti. Alla fine obfuisse. Ad postremum se tanto dedecore gessit, ut saltaret et cantaret in scaena citharoedico habitu vel tragico. Parricidia multa commisit, fratre, uxore, sorore, matre interfectis.

A Claudio successe Nerone, molto simile a suo zio Caligola, che deturpò e diminuì l'impero romano.

È evidente che lui uccise un'innumerevole parte del senato e fu di danno a tutti gli uomini onesti.

Alla fine si comportò con tanto disonore, da ballare e cantare sulla scena con l'abito citaredico o tragico. Compì molti parricidi, dal momento che furono uccisi il fratello, la moglie, la sorella, la madre.

Versione tratta da Eutropio

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