L'organizzazione sociale di un alveare

Apes cellas in alvearibus faciunt sicut structores (muratori), ut suas sedes et favos construant, et ibi noctu, aut si imbres vel hiemalia frigora superveniunt, quietae morantur....

Le api costruiscono le celle negli alveari come i muratori, per edificare le loro sedi e i favi, e lì di notte, o se sopraggiungono le piogge e i freddi invernali, dimorano tranquille.

Per la loro opera utilizzano la cera, che succhiano dai fiori, e la resina che viene trovata nei succhi degli alberi. Spalmano gli alveari anche di succhi amari, per allontanare dagli altri animali il desiderio di cibo. Nell'alveare la regina delle api partorisce il piccolo e le api operaie nutrono i nuovi nati con il miele che viene succhiato dai fiori.

Le api sono impegnate non lontano dall'alveare e non progrediscono oltre spontaneamente; ma, se hanno consumato i fiori nel luogo più vicino, inviano alcune fuori dallo sciame, a guardare, come gli esploratori i luoghi più vicini e cercare nuovi pascoli. A sera ogni sciame ritorna all'alveare, dove si addormentano fino al sorger del sole.

Nel momento in cui sorge il sole, un'ape, secondo l'abitudine del trombettiere (come un trombettiere), con un triplice segnale fa uscir fuori le operaie per il lavoro. Allora tutte escono e si affrettano ai soliti pascoli.
(By Maria D. )

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