L'uomo calvo e la mosca

Olim musca calvi nudatum caput mordet; calvus, cum muscam ... si aliter consilio nocent, magna poena dignos iudicate.

Una volta una mosca punse la testa pelata di un calvo; il calvo, tentando di schiacciare la mosca, si diede un grande schiaffone.

Allora la mosca non poté frenare il riso e schernì il calvo con siffatte parole "Per una piccola puntura volevi ammazzare una moschina; ora cosa riserverai a te che, con il tuo schiaffo aggiungi beffa al danno?" Il calvo senza esitare rispose alla mosca con queste aspre parole "Non avevo intenzione di colpire il mio viso;

quindi non ho colpa e faccio presto a riconciliarmi con me; ma desidererò sempre, anche con mio grande incomodo, uccidere te, che ti diletti sempre di sangue umano e agisci male di proposito" La mosca, violentemente biasimata dalle parole del calvo, tace e rapidamente vola altrove.

La favoletta insegna: se gli altri sbagliano senza averne l'intenzione, accordate loro il perdono; se invece nuocciono deliberatamente, giudicateli pure meritevoli di grandi punizioni

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