La battaglia di Avarico

Circumvallare oppidum loci natura prohibebat.

La conformazione naturale del luogo impediva di chiudere intorno con una trincea la città.

Cesare non rinunciava ad esortare gli Edui e i Boi relativamente al rifornimento di grano; alcuni di questi, dato che agivano senza alcun zelo, non giovavano molto, altri senza grandi facoltà (non con grandi facoltà), perché la cittadinanza era esigua e instabile, dissiparono velocemente ciò che possedettero. L’esercito dato che aveva un’elevatissima difficoltà del rifornimento di grano essendoci una penuria dei boi, una negligenza degli edui, essendoci gli incendi degli edifici a tal punto che i soldati furono privati per parecchi giorni di frumento, e con il bestiame condotto dai quartieri più lontanissimi sostentarono l’estrema carestia, tuttavia nessuna diceria di questi fu udita in merito alla grandezza del popolo romano e indegna delle precedenti vittorie.

Anzi anche Cesare chiamando le singole legioni nell’opera di fortificazione e per la penuria molto dura dicendo che avrebbe tralasciato l’attacco, tutti quanti gli chiedevano di non fare ciò. 
(by Maria D.)

Versione tratta da Cesare

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