La battaglia di Naraggara

Postquam viderat Romanorum aciem instructam in planitie ante Naraggaram, Hannibal rei gravitatem certe tenebat: hostes praestantes erant et...

Dopo che aveva visto l'esercito schierato a battaglia dei Romani nella pianura dinanzi a Nagararra, Annibale temeva la gravità della situazione:

i nemici erano prestanti sia per numero che per forza e il condottiero cartaginese, esperto d'arte militare, temeva la strage del proprio esercito schierato a battaglia e la rovina della patria. Dato che meditava tutte queste cose tra sé e sé, Annibale tentò un colloquio con il comandante dei romani: ma Scipione, confidando nelle cose favorevoli, gli negò la pace. Soltanto l'arte militare, in una situazione tanto iniqua, offriva al condottiero dei cartaginesi una piccola speranza.

Quando giunse il giorno del combattimento, per ordine di Annibale, i cavalieri sotto la parvenza di una fuga si allontanarono dalla pianura; così i Cartaginesi allontanarono i cavalieri dei Romani dal campo.

Ma i fanti Romani sbaragliarono la fanteria dei Cartaginesi e degli alleati con una terribile strage. Nella battaglia presso Nagararra condusse Cartagine alla rovina. Perciò Annibale fu gettato in esilio.
(By Maria D. )

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