La cacciata dei Tarquinii

Harum rerum nuntiis in castra perlatis, cum rex re nova trepidus Romam petendi consilium haberet ad comprimendos motus, Brutus viam flexit...

Riferite le notizie di tali avvenimenti nell'accampamento, il re agitato dalla novità avendo suggerito di dirigersi a Roma per sopprimere i moti, bruto cambiò percorso per non andargli incontro;

e quasi contemporaneamente, secondo percorsi diversi, giunsero bruto ad Ardea, Tarquinio a Roma. I cittadini ardevano tanto dal desiderio di vendicarsi, che le porte vennero chiuse a Tarquinio e fu indetto l'esilio: accettarono lieti il liberatore della città, furono quindi cacciati via i figli del re. Due di loro seguirono il padre e andarono ad esiliare tra gli Etruschi.

Sesto Tarquinio partito verso Gabii dai vendicatori delle antiche rivalità, che egli stesso si era procurato con le stragi e le rapine, fu ucciso.

Lucio Tarquinio il superbo regnò per venticinque anni. Da quel momento in base agli appunti di Servio Tullio furono eletti due consoli dal prefetto della città nei comizi centuriati, Lucio Giunio Bruto e Lucio Tarquinio Collatino.
(By Maria D. )

Versione tratta da Livio

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