La cicala e la formica - versione latino
La cicala e la formica
versione latinoLingua Magistra
Versione pagina 40 numero 4
Olim cicadá in silvà canebat (cantava), formicá autem assidue laborabat (lavorava)....
Una cicala una volta cantava in un bosco, invece una formica lavorava assiduamente. La cicala vede la formica e biasima l'operosità dell’insetto: “O sciocca formica perché sprechi la vita nel lavoro?
Io, al contrario, riposo nell’ombra, conduco una vita spensierata, ignoro le preoccupazioni e rallegro gli agricoltori”. Ma la formica disprezza la pigrizia della cicala e non si cura dell’offesa, ma persevera nel lavoro.
Ma poi giunse l’inverno e grazie alla laboriosità la formica aveva abbondanza di briciole e viveva con gioia; la cicala, al contrario, a causa della sua negligenza non aveva cibi e si trovava nella miseria.
Allora implora la formica: “Dammi, per favore le briciole poiché sono affamata”. Ma alla cicala la formica risponde: “Prima cantavi ora balla!”.
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