La cicala e la formica

Olim aestate cicada in frondosa silva suaviter canit, laboriosa formica contra alacriter cursat, assidue laborat et mira cun sollertia magna escarum copiam cumulat....

Un giorno d'estate una cicala canta soavemente in un bosco frondoso, al contrario una formica corre qua e là e lavora assiduamente e con gande abilità accumula una grande quantità di cibi. La cicala è pigra ed imprudente:

non solo conduce una vita oziosa e senza affanni ma rimprovera così la previdenza della formica: "Sciocca formica perché ti indebolisci fisicamente nelle attività.

Io invece riposo nell'ombra, conduco una vita oziosa e diletto i contadini". La diligente formica non si cura dell'insolenza della cicala e prosegue nella sua attività. Quando in seguito le tempeste abbattono tutto il bosco, le piante (si) seccano e l'inverno arriva, la previdente formica vive tranquilla nella tana, la cicala al contrario per la sua negligenza non ha cibo e implora così la formica:

"concedi, amica mia, poche briciole alla cicala affamata." Ma la formica risponde così: "Prima cantavi, ora balla (salta)".
(By Vogue)

TESTO LATINO COMPLETO

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