La clementia di Cesare

Caesar, ratus Dumnorigem, Haeduorum principem, contra populum Romanum egisse, in eum se animadvertere arbitrabatur....

Cesare, supponendo che Dumnorige, principe degli Edui, agiva contro il popolo romano, riteneva di rivolgere l'attenzione su di lui.

Una sola cosa, in verità, si opponeva a tale proposito, il fatto che Cesare aveva sperimentato il sommo zelo del fratello di costui Diviziaco verso il popolo romano, il sommo volere verso di lui, l'egregia fiducia, la giustizia, la temperanza; poi questi temeva di offendere con il supplizio di costui l'animo di Diviziaco.

Pertanto ordinò subito che Diviziaco fosse convocato presso di lui e, allontanati i quotidiani interpreti, colloquiò con costui in merito all'ingiuria del fratello tramite Gaio Valerio Trucillo, principe della provincia della Gallia, suo familiare, verso cui nutriva somma fiducia di tutte le cose. Allora Diviziaco con molte lacrime abbracciando Cesare supplicò di non deliberare una grave pena verso il fratello.

Quello sapeva che il fratello era responsabile, ma pregava che Cesare usasse clemenza verso di lui e perdonasse l'offesa. E così Cesare prese la mano destra di Diviziaco e consolatolo concesse il perdono.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cesare

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