La dea Fortuna
Antiquitus et in Graecia et Romae Fortuna dea valde culta erat. Fortunam enim omnes homines orant et timent....
Anticamente sia in Grecia sia a Roma la Dea Fortuna era molto venerata. Tutti gli uomini infatti pregano e temono la Fortuna.
Talvolta infatti la fortuna distribuisce ricchezza, gloria e potenza, talvolta preoccupazioni e penuria. I poeti celebrano spesso la potenza della fortuna, ma questa dona raramente ricchezza, non dona mai una vita felice e spesso è causa di inimicizie e discordie.
Anticamente gli abitanti d'Italia pregavano la dea così: "Dea fortuna, dona alla terra abbondanza di frutti, proteggi i contadini e i marinai e offri a noi la tua protezione." La fortuna è infatti cieca: ignora la giustizia e non ha misericordia.
Noi desideriamo ed invochiamo la benevolenza e la tutela della fortuna ma temiamo anche l'incostanza della dea. Noi non dobbiamo affidare la nostra vita alla dea fortuna ma alla laboriosità, alla prudenza, e alla nostra saggezza.
(By Maria D. )
Versione stesso titolo ma diversa
Fortuna erat dea apud incolas Romae et vitae humanae domina. Fortuna cara est praesertim matronis ac puellis....
Fortuna era la dea presso gli abitanti di Roma e signora della vita umana. Fortuna è cara soprattutto alle matrone (alle donne sposate) e alle fanciulle.
Sugli altari della dea ci sono molti sacrifici e corone di rose e viole. Le strade di Roma sono piene di statue della dea. Infatti, Fortuna dona ricchezza e gioia alle famiglie, una vita felice e senza preoccupazioni ai marinai, abbondanza di spighe ai contadini, ma è anche volubile.
Una favola dei poeti è così: "La Fortuna è di cristallo: quando splende, dopo si rompe". Infatti, la dea è cieca, per cui non sempre è affidabile.
(By Vogue)
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