La dea Fortuna versione di latino

LA DEA FORTUNA
VERSIONE DI LATINO E TRADUZIONE

Romani, superstitione sua Fortunam deam magna cum pietate colebant et ei multas pretiosasque aras dicabant....

I Romani, per innata (sua) superstizione, veneravano con grandedevozione la Dea Fortuna e le dedicavano molti e preziosi altari.

Ma la dea raramente prepara agli uomini ricchezze e averi agli uomini, mai una vita beata. Se desideriamo la giusitizia e la perseveranza, non dobbiamo invocare la fortuna, ma la nosta diligenza e operosità.

La fortuna infatti è cieca, ignora la giustizia, non ottempera alla misericordia, spesso è causa di livori e inimicizia. Giustamente, per l'incostanza della dea, molti disprezzano la fortuna

Altra versione stesso titolo testo latino diverso

Romani Fortunam caecam fingebant, nam Fortuna temere bona et mala dona tribut et iustitiam enim omnino ignorat. Fortuna raro prospera est, saepe adversa. Romaeincolae aras splendidas ac multas Fortunae dicabant: in aris hostias saepe immolabant atque statuas rosarum coronis exornabant. Antiquitus poetae fortunatas insulas celebrant ubi dei atque deae habitabant.

I romani raffiguravano come cieca la fortuna, infatti la fortuna distribuisce doni buoni e cattivi e ignora infatti del tutto la giustizia.

La fortuna raramente è favorevole, spesso è avversa. Gli abitanti di Roma dedicavano alla fortuna molti splendidi altari: sugli altari spesso immolavano vittime sacrificali e ornavano le statue con corone di rose.

Anticamente i poeti celebravano (letteralmnte celebrano) le isole fortunate dove dimoravano gli dei e le dee

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