La fine di Troia

Graeci, longo bello fessi, equum magnum aedificaverunt et armatis compleverunt...inter flammas et tubarum sonum, fugit.

TESTO LATINO COMPLETO

I Greci, spossati dalla guerra duratura, costruirono un grande cavallo e lo riempirono di armati.

Allora simularono la fuga e lasciarono il cavallo, come macchina da guerra, sulla costa. I Troiani non si accorsero dell'insidia e condussero il cavallo di legno all'interno delle mura. I fanciulli e le fanciulle celebravano i riti sacri intorno al prodigio. Troia era colma di gioia e di conviti. Nel cuor della notte il cavallo fece uscire gli armati: i Greci corsero verso le porte, chiamarono gli alleati e invasero Troia addormentata.

Molti armati scalarono le mura con le scale, gettarono le fiamme sui tetti e devastarono l'antica Troia con le armi e l'incendio. I Troiani corsero alle armi: inutilmente, i Greci distrussero gli uomini e Pirro uccise anche Priamo presso gli altari.

Allora Venere apparve ad Enea: " Fu Troia. Fuggi, figlio mio, dirigiti con gli dèi della patria verso l'Esperia: là avrai una nuova patria". Enea obbedì alla dea. Si mise il padre Anchise sulle spalle e, tra le fiamme ed il suono delle trombe, fuggì.
(By Cenerentola70)

ULTERIORE PROPOSTA DI TRADUZIONE

I greci, esausti dalla lunga guerra, costruirono un grande cavallo e lo riempirono di armati.

In seguito simularono una partenza e lasciarono sulla spiaggia il cavallo, come una macchina da guerra. I Troiani non fiutarono (sentĭo, is, sensi, sensum, īre) insidie e trascinarono il cavallo di legno entro le mura. Fanciulle e fanciulli cantavano riti sacri (săcra, ōrum) intorno all'incredibile fatto. Troia era piena di allegria e di banchetti.

A tarda notte il cavallo liberò gli armati: i Greci corrono alla porte, chiamano i compagni ed invadono una Troia addormentata. Molti armati risalgono le mura con le scale, appiccano le fiamme sui tetti e saccheggiano l'antica Troia con armi e fuoco. I troiani corrono alle armi: invano. I Greci uccidono gli uomini e Pirro uccide sull'altare lo stesso Priamo. A questo punto Venere si mostra ad Enea: "Troia è finita (fu). Figlio mio, fuggi.

Con i Penati (dii patrii) vò verso l'Esperia: lì avrai una nuova patria". Enea si sottomette (pārĕo, es, pārŭi, pārĭtum, ēre) alla dea. Si carica sulle spalle il padre Anchise e fugge tra le fiamme ed il frastuono delle trombe.
(By Geppetto)

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