La fortuna
Apud Romanos Fortuna erat et dea et humanae vitae domina. Praesertim matronae ac puellae Fortuna invocabant et hostias in deae aris immolabant. Nam Fortuna familiis divitias et laetitiam, nautis vitam sine curis, agricolis aristarum copiam donat, sed etiam varia est. Poetae sic monent: "fortuna vitrea est; tum cum splendet, frangitur". Ergo fortunae diffidite! Dea enim caeca est et nos solvit.
Presso i Romani esisteva la Fortuna dea e signora della vita umana. Specialmente le matrone e le fanciulle invocavano la Fortuna e sacrificavano le vittime sugli altari della dea. Infatti la Fortuna dona alle famiglie ricchezze e letizia, (dona)
ai marinai una vita senza preoccupazioni, (dona) ai contadini abbondanza di messi, ma è anche mutevole.
I Poeti ammoniscono così: "la fortuna è (come) cristallo; anche quando splende, si infrange. Diffidate dunque della fortuna! La dea è infatti ceca e ci distrugge.
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?