La frugalitas dei Romani - LITTERA LITTERAE e LINGUA MAGISTRA

La frugalitas dei Romani versione latino
libro Littera Litterae 1A pag. 91 n° 4
Versione libro lingua Magistra -
pagina 164 versione numero 55

Ab antiquis Romanis parca et proba vita degebatur. Romanis divitiarum copia non erat, sed magna concordia vivebant, patriam colebant, hostias deis deabusque in templorum aris immolabant....

La frugalitas dei Romani versione latino libro Littera Litterae 1A pag. 91 n° 4

Dagli antichi romani era condotta una vita onesta e sobria. I Romani non avevano abbondanza di ricchezze, ma vivevano con grande armonia, onoravano la patria, sacrificavano vittime agli dei e alle dee sugli altari dei templi.

Non solo maneggiavano armi ma erano anche agricoltori diligenti. Con grande energia lavoravano la terra attraverso gli aratri poiché seminavano grano e irrigavano i campi a valle.

Le donne con gli uomini sbrigavano le attività dei campi e i fanciulli conducevano le capre al pascolo. I contadini vivevano in piccole capanne e si accontentavano di poco cibo. Il padre di famiglia impartiva ai figli e alla figlie modelli di vita con estremo disinteresse poiché potevano permettersi pochissimo lusso e in libertà severa conservavano il comando.

Roma, finché i Romani amavano i campi, era magnifica. In seguito a causa del desiderio di ricchezza molti vizi corrompevano gli animi dei Romani

Versione libro lingua Magistra
pagina 164 versione numero 55

Gli antichi Romani erano adatti ad una vita sobria: le loro ricchezze erano modeste, ma vivevano con grande concordia, rispetavano la patria, sacrificavano vittime agli dei e alle dee sugli altari dei templi.

Non solo maneggiavano le armi e scacciavano i nemici, ma erano anche diligenti agricoltori e conducevano la loro vita parca e onesta. Con grande laboriosità dissodavano i loro campi con gli aratri, seminavano il grano, irrigavano i terreni per mezzo dei canali.

Dalle donne e dai loro uomini venivano svolte le attività rurali e dai fanciulli venivano spinte le capre ai pascoli. Gli agricoltori Romani, i quali erano appagati da cibo modesto, abitavano nelle loro piccole capanne e non desideravano eccessivi agi. Il padre di famiglia offriva ai figli e alle figlie i primi esempi di una enorme onestà, poiché non desiderava affatto l’opulenza e nei confronti dei figli esercitava il suo severo comando.

Roma, finchè i Romani amavano i loro campi, era grande. Poi a causa dell’umano desiderio di ricchezza gli abitanti dell’ipero furono presi da molti vizi, i quali corruppero i loro animi.

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