La giovinezza di Romolo e Remo - VERSIONE latino e traduzione

La giovinezza di Romolo e Remo
Autore: sconosciuto
Munera

Romulus et Remus, Numitoris regis nepotes, in agris circa Albam Longam pueritiam degerunt ubi ceteros pueros suae aetatis praestantia ingenioque superaverunt; quare libenter pueri eis paruerunt.

Postquam adoleverunt, oppidum condere voluerunt in locis ubi rerum scriptores narrant lupam eos lactavisse. Tum ii in colles ascenderunt et aves aspexerunt. Quia Remus sex vultures vidit, sed Romulus duodecim, is urbem condidit et suo nomine Romam appellavit. Cum Remus terminum novi oppidi transilivisset et fratri ludibrium fecisset, Romulus, iratus, fratrem suum necavit ut iniuriam vindicaret.

Pastores eum regem salutaverunt et cum eo pugnaverunt ut civitates finitimas in suam potestatem redigerent.
Romolo e Remo, nipoti del re Numitore, trascorsero l'infanzia nei campi intorno ad Alba Longa dove per aspetto fisico e intelligenza superarono tutti gli altri ragazzi della loro età; perciò i ragazzi si sottomettevano (lett. sottomisero) volentieri ad essi. Dopo esser cresciuti, vollero fondare una città nei luoghi dove gli storici narrano che una lupa li allattò. Allora essi salirono sui colli e guardarono gli uccelli.

Poichè Remo vide sei avvoltoi, ma Remo dodici, egli fondò la città e la chiamò Roma dal suo nome. Avendo Remo oltrepassato il confine della nuova città e avendo fatto oltraggio al fratello, Romolo, irato, uccise suo fratello per vendicare l’offesa. I pastori lo salutarono re e combatterono con lui per ricondurre le città vicine in suo potere

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