La leggenda di Scilla - VERSIONE latino e traduzione
La leggenda di Scilla
Autore: sconosciuto
Minosse un tempo sovrano dei cretesi devastava con le sue truppe le coste dell'argolide regione della Grecia e metteva d'assedio la città di Megara.
Il re dei megaresi allora Niso che avena nel capo tra i candidi capelli un purpureo crine, garanzia della durata lunga del suo regno. Infatti l'oracoli di Apollo gli aveva restituito questo responso: "Finchè sulla tua testa o Niso ci sarà il purpureo crine avrai il tuo regno". Ma Scilla filia di niso amava Minosse alla follia (che era) il re dei nemici e desiderava la sua vittoria.
Così (per questo) trad' la sua patria ed il padre per l'amore. Infatti mentre suo padre dormiva, taglò il purpureo crine e poi si affrettò all'accampamento dei nemici alla tenda di Minosse ed al re disse:
"Io scilla figlia di Niso offro a te la mia patria come pegno del mio amore, infatti con il purpureo crine di mio padre supererete le truppe di Megara e prenderete la città
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