La morte di Patroclo
Decem iam annos Graeci Troiam oppugnabant, cum Agamemnon Achilli iniuriam fecit. Is igitur, summo Graecorum duci iratus...qui Patroclum iam saucium trucidavit armisque spoliavit
Ormai per dieci anni i Greci assediavano Troia quando Agamennone commise un'ingiuria nei riguardi di Achille.
Costui, dunque adirato con il sommo condottiero dei Greci, si allontanò dalla battaglia e a lungo si rifiutò di combattere, sebbene i Troiani allontanassero i Greci fino alle navi. Infine, Patroclo, amico di Achille, indossate le sue armi, finse l'aspetto di Achille, irruppe nei territori troiani e fece un grande massacro fra i Troiani:
infatti non solo respinse i Troiani, ma cercò anche di scalare le mura della città.
Scatenò così l'ira di Apollo, che aveva Troia in tutela. Apollo infatti non tollerò l'audacia del giovane, e spinse contro di lui Ettore, che massacrò Patroclo già ferito e lo privò delle armi.
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