La morte di un giovane è contro natura
Fructus senectutis est, ut saepe dixi, ante partorum bonorum memoria et copia....
Il vantaggio della vecchiaia è, come ho detto spesso, la testimonianza e l'abbondanza dei beni precedentemente accumulati.
Tutte le cose che invece accadono secondo natura sono buone. Cosa c'è invece tanto secondo natura quanto la morte per i vecchi? Noi vediamo che questa stessa cosa capita (fieri = inf pres fio) a causa (propter acc = compl causa) dell'avversa natura. Le mele acerbe vengono strappate difficilmente (vix avverbio) dagli alberi, cadono giù invece le (sott mele) mature e secche, così la violenza (vir, roboris) strappa la vita ai giovani, [e strappa] ai vecchi la maturità.
Un edificio lo distrugge molto facilmente l'uomo dal quale è stato costruito, così la stessa natura distrugge l'uomo dalla quale è stato prodotto (conficio) molto opportunamente. Infine ogni aggregazione recente si rompe con fatica, (quella) invecchiata invece [si rompe] facilmente.
E così accade ai vecchi che quel poco di vita che resta non vorranno afferrarla avidamente né abbandonarla senza un motivo; per Pitagora il suicida è come un disertore, un soldato che abbandona il posto di guardia.
(By Vogue)
Versione tratta da Cicerone
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