La povertà è il miglior riparo

Duo muli iter idem faciebant, sarcini gravati; unus eorum fiscos pecunia plenos, alter saccos hordeo refertos portabat....

Caricati da sacchi, due muli,  percorrevano la stessa strada; uno di loro portava scrigni pieni di denaro, l’altro (portava)

sacchi riempiti (refercio) d’orzo. Quello, superbo per il prezioso carico, procedeva a testa alta, agitava lo squillante campanello e disprezzava il compagno; questo (quest'altro), dietro di lui, compiva lenti e calmi passi. All'improvviso balzarono all'attacco a tradimento dei briganti: ferirono con una spada il mulo superbo per le ricchezze e (gli) strapparono i soldi,  ignorarono il mulo carico di orzo di poco valore.

Allora il mulo che aveva ricevuto le ferite, piangeva la sua triste sorte; l’altro invece diceva: "l'avvenimento mi è andato bene, poiché i briganti non (mi) hanno ferito e quindi non ho perso i carichi.
Quel famoso Esopo con questa breve storia insegna questo: le ricchezze eccitano i desideri degli uomini che non sanno frenarsi;

(ma) i ricchi sono sempre esposti a gravi pericoli, talvolta ad una morte precoce; perciò pene ed angosce impauriscono la loro vita; gli uomini che invece conducono la vita in povertà, non suscitano l’invidia di nessun nemico, e la loro vita è sicura e tranquilla.

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