La spedizione degli Argonauti

Narrant illo tempore Peliam Thessaliae regnum occupavisse. Nam hereditatem Aesoni fratri negaverat et captivum eum ceperat....

Narrano che in quel periodo Pelia di Tessaglia occupò il regno. Aveva infatti negato l'eredità al fratello Esone e lo aveva catturato come prigioniero.

Giasone, figlio di Esone, era stato portato via dalla madre, affinché non fosse ucciso, e fu affidato al Centauro Chirone affinché lo educasse. Quando crebbe, Giasone ritornò alla città di Iolco dove lo zio paterno, riconoscendolo e temendo per sè, gli promise il regno.

Pensava in verità di togliere di mezzo il nipote: gli ordinò infatti di navigare verso la Colchide e di portare via da lì il vello d'oro. Anche se l'impresa era ardua e molto difficile, Giasone tuttavia pensò di poter portare a termine l'impresa e scelse i compagni più valorosi tra cui c'erano Ercole, Castore e Polluce, ed il vate Orfeo. Argo, figlio di Frisso, sotto suggerimento di Minerva costruì una bellissima nave che dal suo nome fu chiamata Argo; Giasone e i suoi compagni, che erano saliti sulla nave furono chiamati Argonauti.

Avendo preparato ogni cosa, dal porto di Iolco, città della Tessaglia, sciolsero le ancore.
(By Maria D. )

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