La storia di Procri (I)
Procris Pandionis filia erat. Hanc Cephalus Deionis filius habuit in coniugio; qui cum mutuo amore tenerentur,
Procri era la figlia di Pandione. Cefalo figlio di Deione la ebbe in moglie; questi mantenendosi nel reciproco amore, si scambiavano fiducia a vicenda che nessuno giacesse con un altro.
Cefalo in verità essendo trattenuto dal desiderio di caccia (di cacciare) e essendo uscito al mattino sul monte, Aurora figlia di Tifone lo amò, e gli chiese l'accoppiamento, Cefalo glielo negò, perché aveva dato fiducia a Procri. Allora Aurora disse: "Non voglio che tu eludi la fiducia, a meno che quella non avrà sbagliato per prima". E così gli fa assumere la sembianza di un ospite e offre bei regali per portarli a Procri.
Cefalo essendo giunto da lei con l'aspetto cambiato, diede i regali a Procri e giacque con lei. Allora Aurora gli tolse l'aspetto di ospite. Procri avendo visto Cefalo, si rese conto di essere stata ingannata da Aurora e fuggì da lì verso l'isola di Creta, dove Diana cacciava. Diana avendola osservata, dice: "Le vergini cacciano con me, tu non sei vergine; ritraiti dal gruppo". Procri racconta le sue vicissitudini e di essere stata ingannata da Aurora.
Diana, toccata dalla misericordia, le dà una freccia che nessuno possa evitare e un cane al quale nessuna fiera possa sfuggire, e le ordina di andare a caccia e a gareggiare con Cefalo.
(By Maria D. )
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