La storia di Roma: i crimini di Amulio
Silvius deinde regnat Ascani filius, casu quodam in silvis natus; is Aeneam Silvium creat; is deinde Latinum Silvium.
Poi regnò (pres storico) Silvio, figlio di Ascanio, nato per caso fra le selve. Egli procreò (pres storico) Enea Silvio: costui poi mise al mondo (pres) Latino Silvio.
Da lui derivarono i nomi di alcune colonie. In seguito il cognome rimase a tutti i Silvio, che regnarono Alba. Tra questi ci fu Tiberino, che essendo annegato nell'attraversamento del fiume Albula, diede al fiume il celebre nome per i posteri. Poi regnò Agrippa, figlio di Tiberino e dopo Agrippa Romolo Silvio ereditò il regno dal padre.
Proprio questo (ipse), colpito da un fulmine, consegnò nelle mani (aliquid trado in manum = consegnare qualcosa nelle mani di qualcuno ) di Aventino il regno. Egli fu sepolto su quel colle che oggi è parte della città Romana e diede il nome al colle. Poi regnò (pres storico) Proca. Egli procreò (pres) Numitore e Amulio, e a Numitore, che era il più grande della progenie, affidò (pres) l'antico regno della stirpe Silvia. Tuttavia la prepotenza poté più che la volontà del padre o il rispetto dell'età: estromesso dal fratello, regnò (pres) Amulio.
Egli aggiunse delitto al delitto: eliminò la stirpe maschile, precluse le speranza di un parto di Rea Silvia figlia del fratello con un'eterna verginità poiché la nominò Vestale, sotto il pretesto dell'onore.
(By Vogue)
Versione tratta da Livio
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