La tunica e la toga - versione latino e traduzione Littera Litterae
La tunica e la toga versione di latino da Quintiliano traduzione Littera, ae 1B pag. 129 n° 5
Cui lati clavi ius non erit, ita cingatus, ut tunicae prioribus oris infra genua paulum, posterioribus ad medios poplites usque perveniant: nam infra mulierum est, supra centurionum....
Chi non avrà il diritto della tunica a strisce larghe (clavus latus, quella indossata dai senatori), così è cinta, affinché nella parte anteriore della tunica venga stretta sotto alle ginocchia, in quella posteriore (affinchè venga)
senza interruzione alla metà delle ginocchia: infatti sotto è proprio della donne, sotto (è proprio) dei centurioni. Vorrei che la toga fosse equilibrata e opportunamente tagliata, altrimenti infatti con le molte forme sarà fuori moda. Una prima parte di esse è delimitata ottimamente a metà delle gambe, una seconda (è delimitata) più alta. La piega sarebbe elegantissima, se fosse stata sopra l'estremità della tunica, certamente mai (se) fosse più bassa.
La piega, che è condotta sotto obliquamente sotto l'omero destro da quello sinistro, (che) non strangoli né svolazzi.
Una parte della toga, poiché è applicata in seguito, sia più bassa. Deve essere tirata su anche una parte della tunica, affinché non si riduca dal braccio nell'azione: quindi la piega dev'essere gettata dall'omero.
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