La volpe e il contadino
Haec fabella ostendit multos homines aliud verbis, aliud re agere. Vulpes olim fugiens canes in venatione, devertit ad rusticum, qui in...
Questa favoletta mostra che molti uomini dicono una cosa e ne fanno un'altra (a parole dicono una cosa, con i fatti ne fanno un'altra).
Un giorno una volpe fuggendo i cani durante la caccia, deviò verso un contadino, che trebbiava il grano nell'aia e lo pregò: "Preservami dai cani e prometto che non lederò mai le tue galline." Il contadino annuì alla condizione e nascose la volpe sotto la paglia. Sopraggiunsero i cacciatori che interrogarono il contadino in merito alla volpe e al suo percorso.
Quello diceva a parole che la volpe era fuggita per una via sicura, in verità con un cenno e lo sguardo indicava che essa si era nascosta sotto la paglia. Quelli, rivolgendo l'attenzione alle parole piuttosto che al cenno, si allontanarono. allora il contadino scoprì la volpe e disse: "Mantieni ora le promesse:
tu infatti sei scampato grazie alle mie parole, avendo detto ai cacciatori che tu eri fuggito" ma quella, che temendo per se stessa avendo osservato diligentemente ogni cosa attraverso le fessure tra la paglia disse "le tue parole sono state positive, ma i gesti negativi."
(By Maria D. )
Versione tratta da Poggio Bracciolini
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