La volpe e il corvo
Apud Phaedrum poetam hanc fabellam legimus. Olim corvus, dum liber per auras volitat, in domi fenestra casei frustum videt....
Presso il poeta Fedro leggiamo questa favoletta. Una volta un corvo, mentre volava libero nell'aria, vede un pezzo di formaggio su una finestra di una casa. Vola subito verso la finestra e afferra il formaggio con il becco adunco;
poi fugge su un ramo di un alto faggio, perché desidera degustare la saporita preda sicuro e tranquillo. Frattanto una volpe famelica, mentre errava per i campi e cercava il cibo, giunge sotto l'alto faggio, solleva lo sguardo in alto, vede il corvo con il formaggio ed escogita subito un astuto inganno.
E così chiama il corvo e stimola con parole ingannevoli la sua superbia: "Quanto sei bello, corvo! Le ali sono fulgide e splendide, il becco è forte e robusto. Sicuramente anche la tua voce sarà molto canora e io desidero ascoltarla". Il corvo stolto e orgoglioso cade nel tranello della volpe e inizia a cantare.
Ma, mentre cantava, dal becco fa cadere il formaggio che prontamente la volpe astuta afferra. Così il corvo deplora la sua stoltezza e geme a stomaco vuoto.
(By Maria D. )
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