Ladri in chiesa - versione latino di Gregorio di Tours

LADRI IN CHIESA
Versione di latino di Gregorio di Tours
traduzione LIBRO fruges

His diebus basilica sancti Martini a furibus effracta fuit (=est). Qui ponentes ad fenestram absidae cancellum, quod super tumulum cuisdam...

In questi giorni la basilica di S. Martino è stata forzata dai ladri. Ed essi, adagiando alla finestra dell’abside una grata che era sulla tomba di un morto, scendendo per quella, spezzata la vetrata, sono entrati;

e portandosi via molto (bottino) di oro ed argento e di sopravvestiario tutto di seta ricamato, passarono, non temendo di mettere piede sul santo sepolcro dove a stento osiamo poggiare la bocca. Ma la virtù del santo volle manifestare questa temerarietà anche con un giudizio terribile.

Infatti questi, compiuto il delitto, mentre giungevano alla città di Bordò, sorto lo scandalo, l’uno distrusse l’altro; e denunziato il fatto di chi sapeva, fu scoperto il furto; e dalla casa vennero tirate fuori le sopravvesti e il loro argento fatto a pezzi. Essendo stato annunziato ciò al re Chilperico, ordinò che essi si leghino con catene e si presentino al suo cospetto. Allora io temendo, affichè gli uomini non morissero per causa di quello, il quale io ho trasmesso, affinché la persecuzione contro essi non si estendesse a quelli che accusavano, questi si uccisero.

Egli accogliendo ciò benignamente, restituì alla vita. Invero ricomponendo con molta dovizia le effigi che erano state dilapidate, ordinò che si restituiscano al luogo santo

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