L'anello di Gige (versione latino Cicerone)

L'anello di Gige
versione latino Cicerone
Traduzione Libro: millenium pag 48 n 104
Inizio: Gyges cum terra discessisset... Fine: facinoribus quisquam potuit videre

Gige essendosi sprofondata la terra a casa di certi violenti acquazzoni dscese in quella voragine e notò, come raccontano le favole, un cavallo di bronzo sui cui fianchi c'erano delle porte e aperte queste vide il corpo di un uomo morto di grandezza eccezionale e un anello d'oro al dito.

E appena tolse quello, lui stesso lo indossò (infatti era un guardiano del re) allora ritornò nell'assemblea dei guardiani.

Li, invertendo il castone del suo anello verso il palmo della mano, non era visto da nessuno ma lui stesso vedeva tutto, di nuovo lui stesso era visto quando invertiva l'anello al proprio posto. Dunque utilizzando di questa opportunità dell'anello, uccise il tiranno, fece eliminare coloro che riteneva che potessero ostacolarlo nessuno potè vederlo in questi delitti. Così improvvisamente per l'effetto dell'anello diventò re della Lidia

Clicca qui per la traduzione l'anello di Gige dal libro Urbis et Orbis

versione da altro libro:

Cum olim in Lydia magnis imbribus terra discessisset, Gyges, pastor regius, in illum hiatum descendit....

Un tempo in Lidia essendosi aperta e sprofondata la terra per effetto di grandi e continue piogge, Gige - pastore del re - discese in quella voragine: lì scorse un cavallo di bronzo, nei fianchi del quale c'era una porticina.

Aperta questa, vide il corpo di un uomo morto di straordinaria grandezza, con un anello d'oro al dito. Gige, sottratto l'anello, si recò all'adunanza dei pastori.

Quivi, imparò a conoscere l'incredibile virtù dell'anello: infatti, ogni volta che rivolgeva il castone dell'anello verso il palmo (ovviamente è il palmo della mano), non era veduto da alcuno, mentre egli vedeva tutto; invece era veduto di nuovo], ogni volta che, rigirando l'anello, rimetteva l'anello a posto (nel luogo). E così, cogliendo l'opportunità che l'anello gli offriva, fece violenza alla regina, e così, con l'aiuto di lei, uccise il re e tolse di mezzo ministri e servitori;

né alcuno poté mai vederlo nell'atto di compiere questi delitti. Così, a un tratto, per virtù dell'anello, egli diventò re della Lidia.

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