L'atroce vendetta di Medea abbandonata - versione latino da il testo latino

L'ATROCE VENDETTA DI MEDEA ABBANDONATA Libro il testo latino pagina 142 n. 2

Aeetae Medea et Idyiae filia cum Iasone iam filios Mermerum et Pheretem procreasset, obiciebatur ei hominem tam fortem ac formosum ac nobilem uxorem advenam atque veneficam habere....

Traduzione n. 1

Benché Medea, figlia di Eeta e Idia, avesse già generato i figli Mermero e Ferete da Giasone, gli si rimproverava che un uomo tanto forte, bello e nobile avesse come moglie una straniera e maga. A questo Creonte, re di Corinto, diede in moglie sua figlia minore Glauce.

Medea, quando vide di essere stata oggetto di tanto oltraggio da Giasone, fece una corona d’oro (intrisa) di veleno e ordinò ai suoi figli di darla in dono alla matrigna: Creusa, dopo aver accettato il dono, bruciò con Giasone e Creonte.

Medea, quando vide bruciare la reggia, uccise i suoi figli (avuti) da Giasone, Mermero e Ferete, e fuggì da Corinto. Medea da Corinto giunse esule in Atene, ospite del re Egeo, figlio di Pandione, e divenne sua sposa; da Egeo ebbe il figlio Medo. Successivamente la sacerdotessa di Diana iniziò ad attaccare Medea e disse al re che le era impossibile compiere i sacrifici in modo incontaminato dato che in quella città abitava un’avvelenatrice e un’assassina.

Allora Medea dovette nuovamente andare in esilio e ritornò da Atene alla Colchide sul suo carro trainato da serpenti

Traduzione n. 2

Medea, figlia di Eeta e di Idia, poiché ormai aveva generato da Giasone i figli Mermero e Ferete e poiché viveva in totale armonia, gli veniva rinfacciato, un uomo tanto forte e bello, di avere una moglie straniera e maga. A questo Creonte, figlio di Meceneo, re di Corinto, diede in sposa sua figlia minore Glauce.

Medea, appena vide di essere oltraggiata da Giasone, che tanto aveva aiutato, fece una corona d'oro con dei filtri magici ed ordinò ai suoi figli di darla alla matrigna.

Creusa, una notte, preso il dono, bruciò viva con Giasone e Creonte. Medea, quando vide bruciare la reggia, uccise i suoi figli nati da Giasone, Mermero e Ferete, e fuggì da Corinto. Medea esule da Corinto giunse ad Atene ospite di Egeo, figlio di Pandione, e lo sposò; da lui generò Medo. In seguito la sacerdotessa di Diana iniziò a tormentare Medea, e al re negava di poter fare sacrifici poiché in quella città vi era una donna straniera e scellerata.

Per questo viene esiliata per la seconda volta. Medea dunque, trascinata dai serpenti, tornò ad Atene alla Colchide.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:23:34 - flow version _RPTC_G1.3