Le avventure di Enea e la fondazione di Lavinio - versione latino Expedite plus

Le avventure di Enea e la fondazine di Lavinio
versione di latino e traduzione
il nuovo expedite plus 1 pagina 116 numero 22

Cum Graeci, equi lignei dolo, Troiam capiunt atque incendunt, Aeneas (=Aeneae), Anchisis (=di Anchise) deaeque Veneris (=Venere) filius, cum patre (=padre) parvoque filio Ascanio Troia fugit....

Quando i Greci, con (=grazie a) l’inganno del cavallo di legno, conquistano e incendiano Troia, Enea, figlio di Anchise e della dea Venere, fugge da Troia con il padre e con il figlioletto Ascanio.

Dapprima, a causa dell’ira degli dei, a lungo erra attraverso il mare con i suoi compagni, in seguito giunge in Africa, presso la regina Didone; poi si dirige verso la Sicilia e infine arriva in Lazio.

Lì Latino, re dei Latini, accoglie benevolmente l’eroe troiano, al quale promette in matrimonio sua figlia Lavinia. Allora Turno, re dei Rùtuli, adirato per l’oltraggio – infatti era il promesso sposo di Lavinia-, si oppone al matrimonio e comincia la guerra contro i Troiani.

I Troiani in una lunga guerra sconfiggono i Rutili e Turno viene ucciso da Enea. E così Enea sposa (conduce in matrimonio) Lavinia e fonda la città di Lavinio. In seguito Ascanio, suo figlio, lascia Lavinio e in Lazio fonda una nuova città: Alba Longa.

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