Le carezze dell'asino - versione latino e traduzione COTIDIE

Le carezze dell'asino
versioni latino cotidie legere numero 79 pag 134

In villa hominis ditissimi, inter plurima animalia, etiam asinus et catulus erant....

Nella villa di un uomo ricchissimo, oltre ad altri animali, c’erano anche un asino e un cagnolino.

L’asino spesso vedeva le carezze e il grandissimo affetto del padrone verso il cucciolo, e perciò un giorno così pensò: “Sicuramente la condizione degli animali è molto ingiusta: infatti il mio padrone predilige un animale inferiore e di nessuna importanza. Io sono più grande e più forte del cane, inoltre il mio aiuto è più utile in parecchie cose; anch’io otterrò numerosi onori e maggiore benevolenza, se mostrerò la stessa gentilezza verso il padrone”. Mentre il somaro così pensa, il padrone entra nella stalla.

Subito il ciuco gli corre incontro: agita la coda, raglia fortemente, saltella qua e là sgraziatamente, salta addosso al padrone: gli mette le zampe anteriori sulle spalle e, come il cane, con la lingua gli lecca il collo e il volto, e con gli zoccoli sporchissimi gli insozza la veste pulitissima e la lacera, mentre con tutto il corpo freme di gioia.

Il padrone grida spaventato e i servi accorrono velocissimi: massacrano a furia di bastonate l’animale impudente e lo legano mezzo morto alla mangiatoia.

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