Le donne mettono fine a uno scontro sanguinoso
Tum Sabinae mulieres, quarum ex iniuria bellum ortum erat, crinibus passis scissaque veste, victo malis muliebri pavore, ausae se inter...
Allora le donne sabine, per l'oltraggio delle quali era sorta la guerra, con i capelli scomposti e la veste strappata, vinta la paura femminile dalle disgrazie, osando lanciarsi tra i dardi che volavano, osando, compiuto un attacco di traverso dividere le schiere nemiche, separare le ire, pregando da un lato i padri, dall'altro i mariti, che non si macchiassero del sangue nefando del suocero e del genero, di non macchiare di parricidio i loro parti, progenie, quelli dei nipoti, questi dei figli:
Se è spiacevole l'affinità, il connubio tra di voi, rivolgete le ire verso di noi; siamo noi la causa della guerra, delle ferite e delle stragi per gli uomini e per i genitori; moriremo piuttosto che vivere vedove o orfane". La cosa colpì sia la folla che i condottieri; avvenne silenzio e una calma repentina; di conseguenza i condottieri avanzarono per stipulare un patto.
Giovò non solo fare la pace ma anche realizzare dalle due un'unica città.
(By Maria D. )
Versione tratta Livio, Ab urbe condita
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