Le doti necessarie ai governanti - Latina Lectio versione latino Cicerone

Le doti necessarie ai governanti Cicerone
versione latino libro Latina Lectio n. 407 pagina 484

Nullum est dubium quin civitates, optime constitutae legibus et moribus, ad amplissima munera rei publicae sint promoturae eos viros, qui...

Non vi è alcun dubbio che le città, assai bene organizzate da leggi e costumi, promuoveranno alle più alte cariche dello stato quegli uomini, che si distinguono fra tutti per saggezza, prudenza, coraggio, virtù senza le quali nessuno stato può essere amministrato.

Una città è infatti come il corpo di un uomo, se nella testa del quale non vi si trova senno, nessuno può dubitare che accadrà che la ragione, che sola dirige tutte le nostre parole o azioni ai fini desiderati, mai riconoscerà chiaramente di agire o non agire giustamente.

Assai strettamente associata a questa è la prudenza, che può essere e definita e stimata l'arte del vivere. La stessa consta della conoscenza delle cose buone e cattive, che grandissima deve essere in coloro che sono a capo dello stato, affinché ai cittadini venga indicata la strada, per mezzo della quale essi possano cercare di raggiungere quelle cose che sono connesse con l'utilità pubblica di tutti i cittadini, possano schivare quelle cose che sembra danneggeranno l'incolumità di tutta la città.

Se chiedi che mai produrrà il coraggio, scoprirai che il coraggio è quel desiderio di grandi cose, per mezzo del quale per esempio le piccolissime città progrediscono ad una straordinaria abbondanza di grandi cose.

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