Le fonti del benessere del contadino Cresimo
Cresimus, agricola impiger, parvum agrum apud Tiberim alacri labore colebat. Primo mane surgebat, in agros veniebat ut fortibus taurs, gravia aratra trahentibus... Cum tam simplicia verba iudices probavissent, agricolam, non eloquentem sed probum, dimiserunt.
Cresimo, contadino operoso, coltivava con ardente impegno un piccolo campo presso il Tevere, Si alzava di prima mattina, giungeva nei campi per arare con i forti tori, che spingevano i pesanti aratri, il terreno fertile.
Ricavava dal suo podere ingenti raccolti e con il suo lavoro nutriva la moglie ed i figli piccoli. Era un uomo felice, perché amministrava il patrimonio familiare con prudente saggezza.
Ma i vicini, che erano invidiosi di tanta prosperità, accusarono Cresimo in tribunale con parole impudenti come se avesse contaminato i suoi campi con i veleni. Cresimo, che temeva la pena dei giudici, giunse con i capi di bestiame e tutti gli strumenti agricoli e in tribunale parlò così:
"scrutate i miei strumenti o giudici, ma non posso mostrare le dure fatiche e i miei sudori ardenti. I lavori insieme con gli strumenti agricoli sono i miei veleni.(By Maria D.)
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