Le oche del Campidoglio
Cum Galli de Alpibus cum ingenti militum numero descenderunt omnia ferro ignique vastaverunt. Mortis terror hostiumque vehemens formido omnes urbium incola repente invaserunt. Statim contra ingentes barbarorum.... Capitolium a barbarorum insidiis liberaverunt et Romam anserum clangores servaverunt.
Quando i Galli scesero dalle Alpi con un grande numero di soldati, devastarono ogni cosa con il ferro ed il fuoco.
Repentinamente la paura della morte ed un irrefrenabile terrore dei nemici invasero tutti gli abitanti delle città. Subito i Romani inviarono contro le numerose soldatesche dei barbari un console con due legioni. Ma i Galli assalirono le legioni e vinsero con una dura battaglia presso il fiume Allia.
Allora la paura prese i Romani ed essi abbandonarono Roma e con i vecchi, le donne ed i figli si rifugiarono nei boschi. Senza alcun rischio i barbari giunsero a Roma ed assediarono il Campidoglio, la rocca di Roma. I Galli stavano salendo sulle mura della rocca quando tutto ad un tratto le vigili oche con grandi starnazzi svegliarono dal sonno Marco Manlio, il custode del Campidoglio.
Allora il custode chiamò i soldati; quelli combatterono con grande violenza e respinsero i Galli: e così liberarono il Campidoglio dalle minacce dei barbari e gli starnazzi delle oche salvarono Roma.
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