Le parti dell'oratoria

Omnis orandi ratio, ut plurimi maximique auctores tradiderunt, quinque partibus constat: inventione, dispositione, elocutione, memoria, pronuntiatione sive actione (utroque enimmodo dicitur)....

Ogni forma dell'arte oratoria, come più e più autori tramandarono, consta di cinque parti:

l'invenzione, la disposizione, l'elocuzione, la memoria, la pronuncia o anche l'azione (si dice infatti o nell'uno o nell'altro modo). È importante che infatti ogni discorso, in cui in verità si esprime una qualche volontà, contenga il fatto e le parole. E se è breve e finito con una conclusione, probabilmente non si debba esigere nient'altro: ma un'orazione più lunga dovrebbe eliminare le cose in più. Infatti non è importante soltanto cosa e in che modo parliamo, ma anche in che ordine: dunque è importante anche curare la disposizione.

Ma non potremo dire tutte le cose che richiede e né qualsiasi cosa nel proprio ordine se non con l'aiuto della memoria, per cui anche questa sarà la quarta parte.

Veramente la pronuncia corrompe tutte quante queste cose come disonorevoli o con la voce o con il gesto e le perde quasi: dunque bisogna attribuire anche a questa necessariamente il quinto argomento.
(By Maria D. )

Versione tratta da Quintiliano, Institutio Oratoria

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